Maratona 19 di Roma: pagina 3
alla fermata
di Circomassimo. Seguendo la folla tra Via di San Gregorio e via Celio Vibenna vedevo un fiume
di gente in svariati gruppi, colori, lingue, in attesa di consegna di oggetti personali alle
guardarobbieri dei camion attrezzati, chi si riscaldava in una corsetta di riscaldamento, chi si spogliava,
chi camminava, verso il raduno per la partenza, chi faceva la fila ai bagni chimici. Questa è
l'altra maratona dei amatori dello sport, di gente semplice e viva dello sport collettivo.
Grazie alla comitiva di Bordo. Tornando verso Via di San Gregorio, assistevo al passaggio dei
atleti diversamente abili in gara con sedie a rotelle e bici con tre ruote pedalate   (continua sotto)
Fotografie   di   Samy     Chierichini
L'entusiasmo   con   cui   mi   accoglie   la   signora
Quelli   che   non   si   arrendono
Con   ogni   tipo   di   mezzi   e   modi   in   partecipazione
Inseguimento   tra   due   concorrenti
Accompagnatore   in   bici   e   atleta
Concorrente   statunitense   in   gara
Diversita   di   modi   e   tecnica   motoria
Muoversi   con   bastoncini   di   sci   in   gara   di   maratona
Attraversamento   dei   pedoni   e   in   arrivo   dei   atleti
La   sorpresa   di   un   pedone   in   attraversamento
Accompagnamento   dei   ultimi   atleti   diversamente   abili
Convoglio   dei   vigili   e   giornalisti
Il   primo   gruppo   dei   maratoneti   africani
Il   gruppo   seguente   amatori   e   atleti
Al   passaggio   del   Lungotevere   Aventino
Il   secondo   gruppo   dei   maratoneti   africani
I   piedi   del   secondo,  terzo   e   quarto   dei   atleti   africani
Africa   che   corre:   il   primo   gruppo   della   maratona


Quelli che lottano per vivere, quelli per vincere e quelli per vivere lo sport
















con le mani,
di varie nazionalita, accompagnati da assistenti in bici. Seguivano poi le motociclette dei
vigili urbani con lampeggianti e furgone carico di giornalisti tv, osservatori e dirigenti
olimpici, ecco che apparivano campioni normo dotati, tutti africani i primi due gruppi, poi seguiva un fiume
di atleti europei. Un saluto caloroso e abbracci alla comitiva francese di Bordo che mi ha ispirato questa giornata
fotografica.               "Importante è partecipare non vincere", disse qualcuno, penso che sia è vero.
Perche, la vera sfida è con se stessi.
Arrivederci alla prossima maratona.
Samy Chierichini